Cesare Deve Morire
Regia di: Paolo Taviani – Vittorio Taviani
Musiche di: Giuliano Taviani – Carmelo Travia
Dicembre 2011
Il loro nuovo film, ambientato tra i detenuti del carcere di Rebibbia, sarà un documentario narrativo col quale due maestri del cinema italiano come Paolo e Vittorio Taviani si ricollegheranno idealmente a quei lavori documentaristici (come “San Miniato luglio ‘44”) realizzati negli anni Cinquanta e, purtroppo, andati quasi tutti perduti nel corso dei decenni.
Stavolta però, in ossequio alla predisposizione dei due fratelli per un cinema profondamente narrativo, la loro nuova regia, intitolata “Progetto Rebibbia”, miscelerà finzione e realtà. “Inizieremo a girare il mese prossimo – conferma Paolo Taviani – e costruiremo il film come una docu-fiction. Riprenderemo, infatti, i laboratori teatrali realizzati dentro Rebibbia dal regista Fabio Cavalli, autore di interessantissime versioni di classici shakespeariani interpretate dai detenuti. Seguiremo le loro prove e la messa in scena finale del “Giulio Cesare”, ma anche le vite dei detenuti nelle loro celle. Ci interrogheremo sul contrasto tra la libertà assoluta dell’attore e la costrizione di chi deve vivere recluso”.
Di questo lavoro Paolo Taviani parla all’università Federico II nell’ambito della rassegna “Visioni e revisioni del Risorgimento nel cinema italiano (1905-2010)”, a cura degli storici Marcella Marmo e Massimo Cattaneo. Poco prima, il regista introduce la proiezione di “Allonsanfan” (1974), rispondendo alle sollecitazioni dello storico del cinema Vincenzo Esposito e di Luigi Mascilli Migliorini, soprattutto a proposito del rapporto tra passato e presente quando si realizzano film di argomento storico.
“Io e Vittorio – racconta Paolo – abbiamo sempre rifiutato di fare i semplici “illustratori” e, così, ogni volta che ci siamo rifatti a un periodo storico o a un testo letterario lo abbiamo sempre utilizzato per parlare di noi stessi e del nostro presente. Proprio “Allonsanfan”, ambientato negli anni del primissimo Risorgimento e della Restaurazione, ci servì per dire la nostra sulla realtà italiana post-sessantottina e sulle inquietudini e speranze infrante presenti nella cultura di sinistra all’inizio degli anni Settanta.
All’epoca, tra l’altro, restammo davvero scioccati dall’accoglienza controversa che il film ricevette in Italia, dove tanti giovani militanti, che di lì a poco però fecero la scelta della lotta armata, ci contestarono in maniera anche violenta al termine delle proiezioni”. L’impegno civile ha caratterizzato il cinema di Paolo e Vittorio Taviani fino ai giorni nostri.(ristretti.org)
Cast: Salvatore Striano.
Aspetto Artistico
Musiche di:
Giuliano Taviani
Carmelo Travia
Regia di:
Paolo Taviani
Vittorio Taviani
Orchestrate da:
Giuliano Taviani
Carmelo Travia
Editore:
Alabianca
Orchestra:
Roma Film Orchestra
Orchestra Contractor:
Angelo Giovagnoli
Aspetto Tecnico
Tecnico del Suono:
Goffredo Gibellini
Assistente:
Gianluca Porelli
Studio di Registrazione:
Digital Records – Roma
Studio di Missaggio:
Digital Records – Roma
Organico:
01 Violino primi
01 Corno
01 Violoncello