Vincent
Regia di: Angelo Ruta
Musiche di: Angelo Giovagnoli
Aprile 2008
Il mio posto è in un campo di grano ripercorre liberamente l’ultimo anno e mezzo di vita di Vincent Van Gogh, trascorso in gran parte nell’ospedale di igiene mentale di Saint-Rémy, in Francia.
La scena evoca prima l’ospedale, poi la casa di Arles, quindi quella di Auvers: le luci la colpiscono quasi sempre di taglio, esaltandone le ombre.
Vedo una foto di Van Gogh a diciannove anni, un contadino robusto e ventoso, coi capelli scombinati e un certo piglio rivoluzionario; poi lo vedo in uno degli ultimi autoritratti, trasformato in un groviglio di nervi, ossuto e con due occhi spalancati. Ciò che separa queste due immagini è una vita (breve) di intenti non realizzati, di fallimenti e di incomprensioni.
Lontano dall’idea romantica che assimila genio e follia, mi sono avvicinato a Van Gogh cercando di raccontare la sua vicenda umana, la scoperta dirompente della pittura, l’emozione e lo stupore nei confronti degli altri, della natura e della vita.(Angelo Ruta)
Aspetto Artistico
Musiche di:
Angelo Giovagnoli
Regia di:
Angelo Ruta
Editore:
Pietro Pignatelli
Aspetto Tecnico
Tecnico del Suono:
Goffredo Gibellini
Studio di Registrazione:
Digital Records – Roma
Organico:
01 Pianoforte
01 Violoncello
01 Violino primo
01 Violino secondo
01 Viola
01 Sintetizzatore